sabato 21 aprile 2007

Ragazze, in pensione a 62 anni? Ma il ministro smentisce


Visto che viviamo tutti di più (e le donne in particolare), da alcuni anni sotterraneamente, c'è chi dice che l'età pensionabile delle donne andrebbe alzata gradualmente fino a portarla al livello degli uomini. Intendiamoci: finché resta più bassa io sono contenta, e come tutti ne approfitterò (spero)! Ma è giusto? Adesso si scopre, scrivono oggi Roberto Giovannini e Teresa Pitelli su La Stampa , che il governo “sta valutando l’ipotesi di innalzare l’età pensionabile delle donne a 62 anni, assegnando un anno di contributi in più per ciascun figlio. Si tratterebbe di “una riforma graduale, non attuata per decreto legge, e varata in cambio di misure compensative. Ad esempio, la concessione di un anno di contribuzione figurativa per ogni figlio dato alla luce, o un computo della pensione più favorevole. Sarebbe certamente un cambiamento importante per la società italiana. Tradizionalmente, il trattamento più favorevole previsto per le donne ha fondamento nelle oggettive penalizzazioni di carriera e di retribuzione. Tuttavia, le donne hanno una speranza di vita molto maggiore, e di recente la Corte di Giustizia Ue ha espresso dubbi. Tra le ipotesi, quella di passare a 61 anni dal 2008, e giungere a quota 62 anni dal 2012-2014. Nel governo non c’è unanimità, ma i consensi per una riforma ‘soft’ sono maggioritari. C’è il sì di Emma Bonino e Linda Lanzillotta, sarebbe d’accordo anche Tommaso Padoa-Schioppa, nella maggioranza concorda Tiziano Treu (Dl). Il cautissimo ministro del Lavoro Cesare Damiano vuole soprattutto evitare una possibile reazione negativa dei sindacati, ma al ministero fonti qualificate confermano che ‘è una delle ipotesi allo studio’. Si dice, infine, che nonostante il ‘no’ prevalente in Cgil, il leader Guglielmo Epifani sarebbe in realtà disponibile. Tutto sarà discusso al tavolo governo-parti sociali, che presumibilmente chiuderà dopo le elezioni amministrative. Se l’intesa sarà raggiunta, in giugno potrebbe arrivare anche il decreto legge per attuarne i contenuti".
Ma il ministro del Lavoro Cesare Damiano si è affrettato a intervenire: "Non abbiamo nessun progetto di innalzamento dell'età pensionabile per le donne". Giusto?

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