mercoledì 2 maggio 2007

Gli ottantenni rincorrono i quattordicenni


Hanno scritto: è la fotografia di un paese "vecchio" quella che ci consegna l'Istat...vecchio o longevo? Sicuramente la popolazione over 60 diventa sempre più una fetta importante, una vera e propria "lobby". I giovani, invece, sono una rarità: i ragazzini fino a 14 anni sono appena il 14% del totale. Tra i 50 milioni di italiani, invece, uno su 5 ha più di 60 anni e gli ultraottantenni ormai rincorrono in classifica i quattordicenni. La popolazione ammonta esattamente a 58.751.711 persone, in crescita dello 0,5% rispetto al 2005. La popolazione risiede per il 26,5% nel Nord-ovest, per il 18,9% nel Nord-est, per il 19,3% nel Centro, per il 24% nel Sud e per il restante 11,4% nelle isole, senza significative variazioni rispetto all'anno precedente. La crescita è stata particolarmente forte nel Centro-nord del Paese, mentre nel Sud è risultata pari a zero e nelle isole è stata appena dello 0,1%. Ancora una volta, sono gli immigrati che hanno favorito l'aumento della popolazione, facendola crescere di 260.644 unità. Al 1 gennaio 2006 la popolazione di 65 anni e più ammonta al 19,7% (quasi uno su cinque) contro il 18,7% del 1 gennaio 2002. Aumenta, analogamente, la popolazione con 80 anni e più, che incide per il 5,1% del totale, ossia un residente su 20. La popolazione dei giovani fino a 14 anni è invece scesa nel 2006 al 14,1% del totale, contro il 22,6% del 1980. Conseguentemente, è aumentato il rapporto tra anziani e giovani, passato dal 58% del 1980 al 140% del 2006. L'invecchiamento è un processo demografico allargato a tutte le aree del Paese, anche se il fenomeno è particolarmente avanzato nel Centro-nord, dove la popolazione over 65 supera quota 20% e quella con 80 anni e più il 5%. Nel Mezzogiorno giovani e anziani sono numericamente ancora abbastanza in equilibrio, ma con una chiara tendenza verso un ulteriore processo d'invecchiamento. Quanta gente con una vita in più...

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